19.7.11

Del paté di quaglia e della cooperazione

Una storiellina che veniva raccontata in altri tempi parlava di un produttore di pregiato paté che ad un certo punto mette sul mercato a prezzi imbattibili un paté al 50% fegato di quaglia e 50% fegato di vitello. Essendo i prezzi troppo bassi per poter avere in quelle percentuali il prezioso ingrediente estratto dai fegatelli della quaglia, il produttore viene convocato dai nuclei anti sofisticazione per fornire spiegazioni: "nessuna truffa maresciallo, l'impasto è davvero con gli ingredienti descritti nella misura del 50%: per ogni fegato di quaglia metto un fegato di vitello!".
Mi è venuta in mente questa storiellina leggendo il titolo dell'ultimo intervento del governo in materia di cooperazione internazionale. L'intervento recita "Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle forze armate e di polizia e disposizioni per l'attuazione delle Risoluzioni 1970 (2011) e 1973 (2011) adottate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Misure urgenti antipirateria." solo che a leggere il dettaglio si nota come la presenza della cooperazione abbia consistenza ancora minore del fegato di quaglia della storiella: il decreto prevede infatti stanziamenti del 1,5% per la cooperazione civile mentre tutto il resto servira' a mantenere gli impegni italiani nelle missioni militari all'estero.

Ma per un commento al decreto da parte di Intersos, una organizzazione impegnata nelle zone interessate dall'intervento.

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